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18 ottobre 2017

Inquinamento acustico: fonti e consigli per preservare l’udito

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18 ottobre 2017
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L’ inquinamento acustico costituisce uno dei più gravi problemi ambientali, ed ha un elevato impatto sulla popolazione.

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) i frastuoni derivati dal traffico cittadino rappresentano il più grande problema ambientale in Europa, dopo l’inquinamento dell’atmosfera. Attualmente, la salute di circa 30 milioni di abitanti europei è messa a rischio dall’esposizione a livelli eccessivi di decibel.

Le principali fonti di inquinamento acustico sono:

  • traffico stradale, ferroviario e aereo;
  • attività artigianali, commerciali e industriali;
  • fenomeni meteorologici;
  • elettrodomestici o altre apparecchiature presenti in casa.

 

L’esposizione a suoni ad alta intensità incide sulla nostra salute e sul nostro benessere fisico, mentale e sociale. Gli effetti nocivi variano in base all’intensità del rumore. I danni all’udito possono suddividersi in due categorie: quello acuto, causato da una stimolazione acustica particolarmente intensa (ad esempio un’esplosione) e si realizza in tempi brevi, e quello cronico, di lenta progressione, causato da un’esposizione protratta nel tempo (ad esempio l’ascolto della musica ad un volume alto per molte ore al giorno). La diminuzione dell’udito causata dal rumore, viene definita ipoacusia di tipo neurosensoriale, può esser misurabile attraverso esami audiometrici e si manifesta con vari sintomi, come: fatica uditiva, insensibilità, fastidio accompagnato da ronzio e vertigini.

 

Al fine di prevenire la perdita di udito, l’OMS ha lanciato una serie di consigli:

  • Fare attività fisica per migliorare il flusso sanguigno alle orecchie;
  • Per la pulizia delle orecchie, è sconsigliato utilizzare i bastoncini di cotone, perché possono danneggiare la membrana del timpano;
  • Quando si frequentano i locali molto rumorosi, uscire regolarmente, per almeno 5 minuti, per permettere all’orecchio di riposarsi;
  • Nel caso di esposizione prolungata a forti rumori è bene munirsi di tappi per le orecchie;
  • Smettere di fumare e di evitare l’esposizione a fumo passivo. Le tossine nel fumo del tabacco, possono far aumentare del 28% il rischio di sordità;
  • Moderare l’ascolto della musica con le cuffie. L’Oms consiglia la regola del 60/60, ovvero il volume non deve superare il 60% e bisogna fare una pausa dall’ascolto ogni 60 minuti;

 

La prevenzione è la miglior modo per avere cura del nostro udito.

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