Blog

esame-audiometrico-per-bambini
udito
/
4 maggio 2017

ESAME AUDIOMETRICO PER BAMBINI

POST DETAILS
DATE
4 maggio 2017
AUTHOR

Hai l’impressione che il tuo bambino abbia qualche problema di udito ma non sai in cosa consiste il test? Nulla da temere! Il controllo dell’udito è un esame facile da eseguire e per nulla traumatico per i più piccoli.

L’ esame audiometrico è il test che viene effettuato dall’audiometrista al fine di determinare la capacità uditiva del paziente. Normalmente si svolge all’interno di una cabina silente attraverso l’emissione di suoni in cuffia ed è corredato, al termine, da un referto tecnico.

Questo tipo di esame è importantissimo per preservare la salute dell’udito e andrebbe effettuato periodicamente da adulti e bambini, indipendentemente dal fatto che essi abbiano o no riscontrato effettive patologie.

Nel caso in cui l’esame audiometrico sia da condurre su un bambino, entrano in gioco una serie di complicazioni di cui l’audioprotesista deve tenere conto e che determinano procedure diverse a seconda dell’età del paziente.

Diversi sono i modi e le tecniche per l’ esame audiometrico per bambini e neonati.

  • -Per i bambini che hanno pochi mesi di vita, da qualche tempo i più rudimentali esami, che si effettuavano in cabina durante l’allattamento della madre, hanno lasciato il posto alle più sofisticate OTA – otoemissioni acustiche. Questo esame semplice e non invasivo riesce a registrare direttamente le reazioni della coclea del bambino attraverso l’inserimento di una piccola sonda che si inserisce all’interno dell’orecchio esterno ed è capace di emettere e registrare suoni.
  • Per i bambini che invece hanno da 1 a 3 anni, dato che essi non sono ancora in grado di comunicare effettivamente la propria risposta uditiva, si utilizza un particolare tipo di esame audiometrico che prende il nome di audiometria condizionata. Questo test, attraverso stimoli visivi e uditivi presentati in forma di gioco, sfrutta il riflesso condizionato. Ogni bambino, infatti, reagisce istintivamente a un suono voltando il capo in direzione del punto dal quale esso proviene; dunque, all’interno di una cabina silente, al bambino viene mostrata l’accensione di alcune luci o di un display con un cartone animato (posizionati in punti diversi) associate ad alcuni suoni sicuramente udibili; al termine del suono anche gli elementi visivi si interrompono. Dopo alcune ripetizioni il bambino sarà indotto a girarsi in direzione del segnale sonoro in cerca di quello visivo che avrà associato, e lo farà anche se effettivamente quest’ultimo non si presenta.
  • Superati i tre anni in genere i bambini non risultano più interessati a stimolazioni di questo tipo, tendano a distrarsi e a non fornire informazioni attendibili. È per questo che per i bambini tra i 4 e i 6 anni si ricorre alla cosiddetta audiometria gioco, un esame audiometrico che prevede che con alcuni giocattoli, ad esempio un trenino elettrico, si educhi il bambino ad azionare il gioco spingendo un pulsante di avvio non appena sente il suono provenire dalla cassa acustica. Il gioco si avvia effettivamente solo se viene azionato nel momento in cui il suono si manifesta e dunque dà la possibilità di avere informazioni più dettagliate sull’efficienza uditiva del piccolo.
  • È a partire dai 6 anni di età che si inizia ad effettuare l’ esame audiometrico in cuffia. Vengono fatti ascoltare al bambino alcuni suoni, un orecchio alla volta, ed egli deve inviare una segnalazione al tecnico attraverso dei gesti ogniqualvolta li percepisce; così come accade per le persone adulte.

Seppure diversi, tutti i tipi di esame audiometrico qui analizzati sono semplici da effettuare e per nulla traumatici per il bambino; pertanto è importante rivolgersi ad un tecnico che sia specializzato per l’esame audiometrico infantile senza alcun timore, per assicurarsi di preservare la salute dei più piccoli evitando future complicazioni per il loro udito che possono derivare da una ipoacusia non trattata. Una perdita uditiva in tenera età, infatti, può avere ripercussioni serie sullo sviluppo linguistico e cognitivo della persona, ecco perché è opportuno affrontarla per tempo.

 

There are 0 comments